Tuesday, January 13, 2009

tancredi


ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSICA VENEZIA
"CARNEVALE DI VENEZIA 2009:
COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA"

In occasione del Carnevale 2009, l’Associazione Culturale MusicaVenezia diretta dalla dott.ssa Roberta Reeder in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia propone a Palazzo Mocenigo (Venezia, San Stae) una serie di eventi dal titolo:

Claudio Monteverdi
Il Combattimento di Tancredi e Clorinda
e altri canti d’amore e di guerra
Domenica 22, Lunedì 23, Martedì 24 Febbraio 2009– ore 20


Nello spettacolo, della durata di un’ora, la prima parte in forma di concerto presenta, come richiesto dal’Autore nell’introduzione al Combattimento, brani per voci e continuo tratti dal VII e VIII Libro dei Madrigali (1619 e 1638) e dagli Scherzi musicali Cioè Arie, & Madrigali in stil recitativo (1632) di C. Monteverdi, oltre a brani strumentali di D. Castello, B. Marini e J.H. Kapsberger. I testi cantati sono tratti da T. Tasso, G.B. Guarini e O. Rinuccini. Nella seconda parte, lo spettacolo del Combatimento prevede un’azione scenica con mimi che renderanno visibili i versi del Tasso nello spirito dei madrigali “in genere rappresentativo”.
L’esecuzione musicale sarà affidata al Gruppo Vocale e Strumentale VeniDilecteMi di Venezia, diretto dal M° Jonathan Pradella, mentre la regia sarà curata dal dott. Marco Bellussi. Il ruolo del Testo sarà affidato a Marco Mustaro, Tancredi ad Alberto Allegrezza e Clorinda a Sara Bino. La particolare suggestiva ambientazione al piano nobile di Palazzo Mocenigo, già proprietà del committente della prima esecuzione del Combattimento nel 1624, consentirà di vivere l’esperienza di un’immersione nell’arte, nella musica e nel teatro del primo Seicento veneziano.



SCHEDA
Musica: Claudio Monteverdi
Testo: Torquato Tasso (La Gerusalemme liberata, Canto XII,52-70)
Prima Rappresentazione: Palazzo Mocenigo, Venezia, 1624.
Contenuto nell’ottavo libro dei “Madrigali guerrieri, et amorosi” Il “Combatimento di Tancredi et Clorinda”, quale “opuscolo in genere rappresentativo” è, pur nella sua concisione, una delle opere fondamentali della nostra cultura occidentale e non solo dei primi decenni del Seicento. Dalla sua riscoperta novecentista di Malipiero, che ha curato la pubblicazione dell’opera omnia monteverdiana, non si contano le rappresentazioni di questo straordinario capolavoro, in varie versioni e contesti: dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro Regio di Torino , sino a più piccoli e meno “ufficiali” luoghi di rappresentazione (chiese, castelli, saloni, chiostri), proprio perché quel senso di atemporalità (o “alta memoria”) del Tasso, sulla cui “Gerusalemme Liberata”, si innesta la musica di Monteverdi, lo rende sempre attuale ed in grado di emozionarci.
IL COMBATIMENTO venne rappresentato a Venezia, a palazzo Mocenigo, nel 1624 per “passatempo di veglia” e stampato fra i Madrigali Guerrieri, et Amorosi. Libro ottavo 14 anni dopo. Per l’esecuzione musicale sono previsti (lo dice Monteverdi stesso in prefazione) “Quattro viole de brazzo, soprano, alto, tenore et basso, et contrabbasso de gamba, che continuerà con il clavicembalo”. Questo quartetto d’archi ante litteram assurge ad elemento emblematico degli affetti, ricercando anche effetti rumoristici nell’urtarsi delle spade, degl’elmi e degli scudi durante la furibonda tenzone. I personaggi sono l’eroina musulmana Clorinda, il cavaliere cristiano Tancredi ed una figura “atemporale” che rinnova il perpetuarsi di una tragica vicenda di eros e thanatos: il Testo, laddove anche le “parole del Signor Torquato Tasso” fanno la loro parte. Secondo le indicazione di Monteverdi Clorinda è soprano, Tancredi ed il Testo tenori. Il Combatimento si differenzia per la sua natura in primo luogo narrativa e fortemente drammatica, contemperante momenti espositivi, dialogici, d’azione, epici, meditativi e lirici.
Questo Combatimento ha gli ibridi caratteri di una teatralità allusiva da camera che intreccia protagonisti immersi nella vicenda (Tancredi-Clorinda) e osservatori esterni (il Testo), dialogo diretto ed azione mediata, dramma vissuto in prima persona e racconto visualizzato che ne attenua l’incandescenza.
(Scheda di M. Bellussi)

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