Tuesday, January 13, 2009

giornata della memoria concerto


GIORNATA DELLA MEMORIA 2009
“NIGGU’N” – I SUONI DELL’EBRAISMO
SALE APOLLINEE – GRAN TEATRO LA FENICE
giovedì 22 gennaio 2009 alle ore 20.00

Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili

Federica Lotti flauto
Federico Lovato pianoforte

Elia Ricetti voce e shofar
Rabbino Capo di Venezia

Alina Stankevitch soprano
Olga Ermambetova mezzo-soprano
Svetlana Sayad pianoforte

PRESENTAZIONE PROGRAMMA EBRAICO
DARIUS MILHAUD (1892-1974)
“Sonatine” (1922)

ERWIN SCHULHOFF (1894-1942)
Sonata op. 61 (1927)

ERNEST BLOCH (1880-1959)
“Suite Modale” (1956)

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CANTI DELLA LITURGIA EBRAICA
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DMITRIJ SHOSTAKOVICH (1906 – 1975)
“Dalla poesia ebraica”

MusicaVenezia
L’Associazione Culturale Musica Venezia è una organizzazione culturale nata nel 2007 per promuovere la cultura di Venezia, soprattutto la tradizione musicale della città tenuta ancora in vita dai gruppi di persone che a Venezia ci vivono. I concerti che MusicaVenezia ha finora presentato hanno dato l’opportunità a questi gruppi di persone di condividere le loro culture con gli altri cittadini di Venezia e con i molti visitatori che cercano di conoscere la città in tutti i suoi aspetti.
La prima parte ci saranno i “Da poesia ebraica” di Dmitrij Shostakovich, cantata da due vocaliste russe, Alina Stankevitch e Olga Ermambetova, e la pianista Svetalana Sayad, che dopo aver studiato a Mosca risiedono ora stabilmente in Italia.

La seconda parte consiste nella presentazione di canti della liturgia eseguiti in occasione di importanti feste bibliche così come in occasioni speciali o ricorrenze minori, usati da varie comunità italiane (più che altro venete e giuliane) ma anche della tradizione spagnola e tedesca. Attraverso le scelte presentate Elia Richetti, il Rabbino capo di Venezia, diventa interprete del ricchissimo patrimonio liturgico musicale che viene tramandato oralmente da secoli, testimonianza emozionante del connubio tra radici riconoscibili e fertili contaminazioni con le realtà circostanti le varie comunità. Il contributo si arricchisce timbricamente con l’utilizzo dello shofàr, il corno d’ariete strumento atavico della tradizione ebraica.

La terza parte può essere affidata a Federica Lotti, una flautista che ha una brillante carriera alle spalle e che ora insegna al Conservatorio Benedetto Marcello. Questa parte cameristica consiste nell’esecuzione di composizioni novecentesche per flauto e pianoforte di tre autori che hanno in comune la matrice ebraica. Si tratta del francese Darius Milhaud, del boemo Erwin Schulhoff e dello svizzero naturalizzato statunitense Ernest Bloch, con stili ed estetiche molto differenti fra loro. Il primo con la sua “Sonatine” del 1922 propone un linguaggio scanzonato, leggero, raffinato, allusivo a micro contaminazioni jazzistiche.

Il secondo compositore è Erwin Schulhoff, un compositore ebreo nato in Boemia, che fu arrestato e internato nel lager di Wulzburg in Baviera, dove poi morì. Schlulhoff scrive la sua “Sonata” nel 1927 agli albori del nazismo. “Enfant prodige” del pianoforte, tornato traumatizzato dall’esperienza patita sul fronte occidentale della Prima Guerra Mondiale – per cui era partito volontario – decide di iscriversi al Partito Comunista; porta il Jazz a Praga. Verrà presto dichiarato artista degenerato e imprigionato. Morirà dopo un anno di internamento in un campo di concentramento in Baviera.

Il terzo è il compositor Ernst Bloch, emigrato negli Usa prima che i venti di guerra iniziassero a soffiare sull’Europa. In molti brani ha usato motivi musicali della cultura ebraica come nel “Schelomo” per violoncello e orchestra e nel “Baal Shem” per violino e pianoforte. Scrive nel 1956 ”Suite Modale”, pura e semplice nel suo svolgersi attraverso riconoscibili melodie ebraiche.


CONCERTO DELLA MEMORIA 2009
CONCERTO OF REMEMBRANCE 2009

“NIGGU’N” – SONGS OF THE JEWISH TRADITION
SALE APOLLINEE – GRAN TEATRO LA FENICE
Thursday 22 January 2009 at 8 p.m.

Free admission

Federica Lotti flute
Federico Lovato piano

Elia Richetti voice and shofar
Chief Rabbi of Venice

Alina Stankevitch soprano
Olga Ermambetova mezzo-soprano
Svetlana Sayad piano


PROGRAM

DARIUS MILHAUD (1892-1974)
“Sonatine” (1922)

ERWIN SCHULHOFF (1894-1942)
Sonata op. 61 (1927)

ERNEST BLOCH (1880-1959)
“Suite Modale” (1956)

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CHANTS FROM THE JEWISH TRADITION
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DMITRIJ SHOSTAKOVICH (1906 – 1975)
“From Jewish Poetry”

MusicaVenezia
Musica Venezia is a cultural organization which was formed to promote the culture of Venice, above all the precious musical tradition performed by musicians from Venice. The concerts which MusicaVenezia has presented until now has provided the opportunity for various different groups in Venice to share their culture with Venetians and the many visitors who want to learn more about this great city in all its aspects.

I. The first part of the program will be Dmitri Shostakovich’s beautiful song cycle, “From Jewish Poetry, “ sung by two Russian vocalists, Alina Stankevitch and Olga Ermambetova, accompanied on piano by Svetlana Sayad. They all studied at distinguished music institutions in Moscow and are now living in Italy.

II.The second part of the program is devoted to music from the Jewish liturgy performed during festivals, part of the culture of the various Italian Jewish communities, but also from the Spanish and German traditions. Through his choices, Elia Ricetti, Chief Rabbi of Venice, will interpret the rich musical liturgical heritage which has been transmitted orally for centuries, an emotional testimony of the union between its recognizable roots and fertile contamination with the everyday life of the various communities. His contribution will be enriched by the timbre of the shofar, the ram’s horn from ancient times in the Hebrew tradition.

III. The last part of the program will be performed by Federica Lotti, a flautist with a brilliant career who now teaches at the Benedetto Marcello Conservatore. She will be accompanied by Federico Lovato. This part of the program is devoted to 20th-century compositions for flute and piano by three composers who were all interested in Jewish culture. They are the French composer Darius Milhaud, Erwin Schulhoff from Bohemia, and the Swiss/American Ernest Bloch, all of whose styles are very different from each other. Milhaud is a Jewish composer born in Provence, France. He will be represented by his lovely “Sonatine” (1922) that is light, refined, with a slight influence of jazz.

The second composer is Erwin Schulhoff, a Jewish composer born in Bohemia, who was arrested and interred in the camp at Wulzberg in Baveria, where he died. Schlulhoff wrote his “Sonata” in 1927 at the dawn of Nazism. An “infant protegé” of piano, he was traumatized by the horrible experience at the Western Front during WWI, and became a member of the Communist Party. He brought jazz to Prague, but was soon declared a degenerate artist and imprisoned. He died after a year in a concentration camp in Bavaria.

The third is the composer Ernst Bloch, who emigrated to the United States before the winds of war began to blow in Europe. In many pieces he used musical motives from Jewish culture, such as “Schelomo” for cello and orchestra and “Baal Schem” for violin and piano. In 1956 he wrote “Suite Modale”, in which the Jewish melodies he used are clearly heard.

tancredi


ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSICA VENEZIA
"CARNEVALE DI VENEZIA 2009:
COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA"

In occasione del Carnevale 2009, l’Associazione Culturale MusicaVenezia diretta dalla dott.ssa Roberta Reeder in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia propone a Palazzo Mocenigo (Venezia, San Stae) una serie di eventi dal titolo:

Claudio Monteverdi
Il Combattimento di Tancredi e Clorinda
e altri canti d’amore e di guerra
Domenica 22, Lunedì 23, Martedì 24 Febbraio 2009– ore 20


Nello spettacolo, della durata di un’ora, la prima parte in forma di concerto presenta, come richiesto dal’Autore nell’introduzione al Combattimento, brani per voci e continuo tratti dal VII e VIII Libro dei Madrigali (1619 e 1638) e dagli Scherzi musicali Cioè Arie, & Madrigali in stil recitativo (1632) di C. Monteverdi, oltre a brani strumentali di D. Castello, B. Marini e J.H. Kapsberger. I testi cantati sono tratti da T. Tasso, G.B. Guarini e O. Rinuccini. Nella seconda parte, lo spettacolo del Combatimento prevede un’azione scenica con mimi che renderanno visibili i versi del Tasso nello spirito dei madrigali “in genere rappresentativo”.
L’esecuzione musicale sarà affidata al Gruppo Vocale e Strumentale VeniDilecteMi di Venezia, diretto dal M° Jonathan Pradella, mentre la regia sarà curata dal dott. Marco Bellussi. Il ruolo del Testo sarà affidato a Marco Mustaro, Tancredi ad Alberto Allegrezza e Clorinda a Sara Bino. La particolare suggestiva ambientazione al piano nobile di Palazzo Mocenigo, già proprietà del committente della prima esecuzione del Combattimento nel 1624, consentirà di vivere l’esperienza di un’immersione nell’arte, nella musica e nel teatro del primo Seicento veneziano.



SCHEDA
Musica: Claudio Monteverdi
Testo: Torquato Tasso (La Gerusalemme liberata, Canto XII,52-70)
Prima Rappresentazione: Palazzo Mocenigo, Venezia, 1624.
Contenuto nell’ottavo libro dei “Madrigali guerrieri, et amorosi” Il “Combatimento di Tancredi et Clorinda”, quale “opuscolo in genere rappresentativo” è, pur nella sua concisione, una delle opere fondamentali della nostra cultura occidentale e non solo dei primi decenni del Seicento. Dalla sua riscoperta novecentista di Malipiero, che ha curato la pubblicazione dell’opera omnia monteverdiana, non si contano le rappresentazioni di questo straordinario capolavoro, in varie versioni e contesti: dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro Regio di Torino , sino a più piccoli e meno “ufficiali” luoghi di rappresentazione (chiese, castelli, saloni, chiostri), proprio perché quel senso di atemporalità (o “alta memoria”) del Tasso, sulla cui “Gerusalemme Liberata”, si innesta la musica di Monteverdi, lo rende sempre attuale ed in grado di emozionarci.
IL COMBATIMENTO venne rappresentato a Venezia, a palazzo Mocenigo, nel 1624 per “passatempo di veglia” e stampato fra i Madrigali Guerrieri, et Amorosi. Libro ottavo 14 anni dopo. Per l’esecuzione musicale sono previsti (lo dice Monteverdi stesso in prefazione) “Quattro viole de brazzo, soprano, alto, tenore et basso, et contrabbasso de gamba, che continuerà con il clavicembalo”. Questo quartetto d’archi ante litteram assurge ad elemento emblematico degli affetti, ricercando anche effetti rumoristici nell’urtarsi delle spade, degl’elmi e degli scudi durante la furibonda tenzone. I personaggi sono l’eroina musulmana Clorinda, il cavaliere cristiano Tancredi ed una figura “atemporale” che rinnova il perpetuarsi di una tragica vicenda di eros e thanatos: il Testo, laddove anche le “parole del Signor Torquato Tasso” fanno la loro parte. Secondo le indicazione di Monteverdi Clorinda è soprano, Tancredi ed il Testo tenori. Il Combatimento si differenzia per la sua natura in primo luogo narrativa e fortemente drammatica, contemperante momenti espositivi, dialogici, d’azione, epici, meditativi e lirici.
Questo Combatimento ha gli ibridi caratteri di una teatralità allusiva da camera che intreccia protagonisti immersi nella vicenda (Tancredi-Clorinda) e osservatori esterni (il Testo), dialogo diretto ed azione mediata, dramma vissuto in prima persona e racconto visualizzato che ne attenua l’incandescenza.
(Scheda di M. Bellussi)